I Miliani e la carta
La ripresa del settore cartario a Fabriano è attribuita all' opera di Pietro Miliani (1744-1817) che, da modesto dipendente, diviene prima “conduttore” e poi proprietario di cartiere. Dalla associazione con Antonio Vallemani, nobile fabrianese, nasce nel 1782 la cartiera Miliani che in breve tempo raggiunge un alto grado di efficienza degli impianti e di sviluppo commerciale dovuto soprattutto alle capacità imprenditoriali del titolare, il quale con sicurezza e tenacia punta al miglioramento qualitativo del prodotto (carta da stampa, scrittura, disegno,incisione), affrontando ingenti spese per rinnovare l'attrezzatura degli opifici e usando i più moderni ritrovati tecnici per la fabbricazione della carta. E' proprio la sua diretta esperienza di provetto “cartaro”che gli consente ,dopo ripetuti tentativi ed esperimenti di produrre nel 1796, - unico in tutto lo Stato Pontificio – la carta di Francia detta anche "velina" per la sua uniforme trasparenza, pregiata per la stampa e particolarmente indicata per il disegno e l' incisione, apprezzatissima da famosi tipografi ed artisti, tra i quali, Bodoni, Rosaspina, Morghen. Anche il grande Aldo Manuzio, agli inizi del XVI secolo usa carta fabrianese. Ai Miliani si debbono le modifiche apportate alle forme per la fabbricazione di questo speciale tipo di carta a mano, innovazioni che successivamente vengono applicate in tutta Europa. Ottenuta l’affermazione del prodotto fabrianese e riconquistati i mercati italiani ed esteri, Pietro Miliani puo’ prendere in affitto la cartiera Mariotti di Fabriano e la Bezzi di Pioraco; inoltre può rendersi indipendente dalla società con il Vallemani ed acquistare la cartiera Serafini, sperando così, da vero precursore, di costituire un unico complesso industriale che riunisca le piccole imprese che operano nella sua città, sopra le quali emerge per fama e per volume di affari la sua ditta. Un disegno intelligente e ambizioso che verrà realizzato dai suoi discendenti Giuseppe e Giambattista . All' epoca ( 1782 ) in cui Pietro Miliani stipula la convenzione di associazione con i Vallemani per la conduzione della cartiera, a Fabriano sono operanti altri 5 opifici che cessano l' attività o sono assorbiti dallo stesso complesso Miliani nel corso del XIX secolo: CARTIERA MARIOTTI – Presa in affitto dai Miliani nel 1791 è acquistata nel 1887 e collegata con la vicina cartiera Vallemani – Miliani tramite un ponte; CARTIERA SORDINI – E' nominata soltanto verso la fine del XVIII secolo; probabilmente assorbita da altro complesso, se ne perdono le tracce; CARTIERA CAMPIONI - Nel 1824 risulta in piena attività con 13 operai e tre ragazzi, produce circa 53.000 libbre di carta che in parte esporta fuori dallo Stato Pontificio . Nel 1836 ha 12 operai e lavora con 2 tini, un cilindro e otto pile. Affittata dai Miliani, viene acquistata nel 1854 e trasformata successivamente da Giambattista in case popolari cedute in affitto, a canoni modesti, agli operai; CARTIERA FORNARI – Seconda per importanza dopo la Miliani , è l’unica che resiste alla concorrenza della principale ditta fabrianese fino al 1902, quando viene rilevata da Giambattista Miliani. Nel 1824 impiega 29 operai tra i quali 9 ragazzi e produce oltre 71.000 libbre di carta di cui metà destinata all' esportazione.
Qui di seguito il bellissimo documentario "Nella Città dei Maestri Cartai, girato nelle Cartiere Miliani Fabriano e trasmesso dalla RAI il 25 aprile 1958.