Sabato 7 dicembre il Museo della Carta e della Filigrana inaugura la mostra "Foresta di Carta", un evento che vede protagonista l’artista spagnola Victoria Chezner.
Un’occasione straordinaria per ammirare opere di grande suggestione e per esplorare, insieme all’artista, il significato profondo delle sue creazioni. Il tema centrale dell’esposizione è la natura, con la sua fragile bellezza, rappresentata attraverso l’arte dell’acquerello su carta. Questo supporto, simbolo di delicatezza e tradizione, è profondamente legato alla storia del nostro territorio, raccontata magistralmente dal Museo della Carta e della Filigrana. L’opera di Chezner, raffinata e potente, invita il pubblico a riflettere sull’impatto umano sull’ecosistema, in un dialogo visivo che unisce emozione e consapevolezza. La mostra presenta una selezione di opere che esplorano il legame indissolubile tra carta e ambiente, offrendo un viaggio immersivo nella poetica dell’artista.
Tra i lavori esposti, titoli come Contemplazione, Silenzio e Cadute evocano emozioni profonde e stimolano il visitatore a interrogarsi sulle trasformazioni del paesaggio naturale e sugli effetti del cambiamento climatico. L’utilizzo di pigmenti naturali, terre e ceneri, unito a un’attenzione per i dettagli che abbraccia l’illustrazione scientifica e la pittura, rende ogni opera unica nel suo genere. Victoria Chezner è una figura di rilievo internazionale, nota per la sua straordinaria capacità di coniugare la ricerca artistica con l’illustrazione scientifica. Preside della Facoltà di Belle Arti dell’Università di Murcia, Dottore di Ricerca in Belle Arti e Master in Educazione e Musei, vanta un ricco curriculum che include oltre quaranta mostre collettive e più di venti personali in sedi prestigiose a livello europeo e internazionale. Tra i suoi progetti più significativi, il progetto Foresta di Carta, avviato nel 2010, ha coinvolto oltre 1000 disegni di alberi raccolti in più di 25 paesi, unendo partecipazione collettiva e impegno ambientale. Jaime Güemes, Direttore del Giardino Botanico dell’Università di Valencia, ha scritto di Chezner: “È una donna profondamente legata al paesaggio, sensibile alle sue trasformazioni e capace di rappresentarlo con la fermezza della scienza e la delicatezza dell’arte. Le sue opere trasmettono un’immagine inquietante e provocatoria, invitandoci a riflettere sulla metamorfosi del pianeta e sulle conseguenze della nostra presenza su di esso. I suoi dipinti, con toni discreti e pigmenti naturali, rappresentano una natura che non ha bisogno dell’uomo per perpetuarsi, ma ci ricorda quanto fragile sia il nostro legame con essa”.
Il curatore illustra così la poetica dell'artista JuanJo Martinez Canovas: "In questa mostra che Victoria ci presenta, approfondiamo una visione del paesaggio che non si limita all'ampiezza degli orizzonti o alla grandiosità delle viste panoramiche. Qui la natura si svela attraverso uno sguardo attento, meticoloso e sensibile ai dettagli. Come i pittori preraffaelliti, che privilegiavano l'osservazione diretta e fedele della natura, quest'opera cerca di catturare non solo l'aspetto esteriore del paesaggio, ma anche la sua anima, quei piccoli frammenti di bellezza che spesso passano inosservati davanti ai nostri occhi. I preraffaelliti, un gruppo di artisti del XIX secolo che reagirono contro le convenzioni accademiche della pittura, sostenevano l'importanza della pittura dal vero e l'esauriente attenzione ai dettagli. Per loro la precisione nella rappresentazione della natura non era solo un esercizio tecnico, ma una forma di connessione profonda con il mondo che ci circonda. Ispirati dall'osservazione diretta, non si limitarono alla rappresentazione di un paesaggio vasto o idealizzato, ma piuttosto si immersero nelle sfumature più intime dell'ambiente. Fiori, cespugli, la consistenza della corteccia di un albero o le minuscole gocce di rugiada su una foglia diventavano soggetti degni di essere immortalati con la stessa attenzione dei grandi paesaggi epici. Seguendo questa tradizione di totale immersione nella natura, le opere che Victoria presenta qui non cercano di racchiudere grandi vedute panoramiche, ma piuttosto si concentrano su quegli angoli dimenticati o invisibili dei nostri paesaggi quotidiani. L'obiettivo è avvicinarsi ai più piccoli, a quelli apparentemente insignificanti, ma che hanno una loro bellezza e armonia. Come osservatori, ci fermiamo a quei dettagli che solo uno sguardo attento è in grado di catturare: un angolo di bosco dove la luce filtra tra i rami, la consistenza e la forma di un cespuglio o la delicatezza di alcuni rami secchi che potrebbero ben dare riparo a piccoli esseri. Questo approccio ci ricorda la visione di artisti come John Ruskin, che, al di là della sua influenza teorica sui preraffaelliti, insisteva sull'importanza di uno studio profondo e rigoroso della natura, non solo come oggetto di bellezza, ma come oggetto di bellezza. fonte inesauribile di conoscenza. Attraverso il loro sguardo, il paesaggio diventa uno spazio dove ogni piccolo dettaglio ha uno scopo, dove ogni elemento è essenziale per comprendere l'intero ecosistema naturale. In questa serie di lavori su carta ci sentiamo immersi nella natura, come se stessimo camminando tra le foreste, osservando come la vita si svolge nella sua forma più delicata e nascosta. Victoria, come questi artisti ottocenteschi, invita lo spettatore a guardare oltre la distesa delle foreste, a fermarsi al piccolo e a scoprire l'universo nel più piccolo.
Ogni tratto o pennellata è un invito a riscoprire la magia che si nasconde in ogni angolo, in ogni ramo, in ogni pietra. Pertanto, questo corpus di opere non è solo una rappresentazione del paesaggio, ma un invito a viverlo, a sentirlo nella sua dimensione più intima. Perché la vera bellezza del paesaggio non si trova sempre nella vastità, ma in quei momenti di osservazione precisa, in quei piccoli frammenti che ci collegano con la natura in modo profondo e significativo.".
Vi aspettiamo all'inaugurazione e poi sarà possibile visitare la mostra durante gli orari di apertura del museo dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.